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NEL MOMENTO STESSO DEL TAGLIO, NON CESSA LA CORSA
performer: Olivia Giovannini,  testi: Jean Luc Nancy





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Il corpo è il luogo della più radicale espropriazione da (del) sé, in quanto slargato,
innestato, in un circuito di contatti e contagi che lo piegano e dispiegano dentro e fuori se stesso


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Si tratta di andare ad auscultare in una riserva relazionale sonora pre-antropologica anteriore e posteriore a ogni puntualizzazione significante


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Il sonoro trascina via la forma (...) evoca una visione mobile, non ferma (in-ferma)


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Ed è così che risuona, al di qua di un dire, un "voler dire" al quale non bisogna dare subito il valore di una volontà,
ma il valore incoativo di un movimento che si solleva verso un'articolazione o un profferimento ancora senza intenzione e senza visione alcuna del significato.


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Il senso (è) vibrante spiegarsi e dispiegarsi di un'onda che si spande creando in (dentro) sé e da (fuori) sé una pluralità di connessioni e consonanze su più punti dello spazio


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'NEL MOMENTO STESSO DEL TAGLIO, NON CESSA LA CORSA' (P. Dubois) > n. 1 - single | sonorized from oliviagiovannini on Vimeo.




'NEL MOMENTO STESSO DEL TAGLIO, NON CESSA LA CORSA' (P. Dubois)



Il video nasce insieme ad una ricerca fotografica che indaga la relazione linguistica tra l'atto fotografico, prodotto di un 'inconscio tecnologico', e il 'grado zero' della performance: la vocazione al taglio crea uno spazio di confine, visione in-ferma che pone le azioni in una riserva relazionale pre-antropologica anteriore e posteriore a ogni puntualizzazione significante.
(Nancy, All'ascolto)



Concept, fotografia e regia:  Giulia Ferrando

Performance: Olivia Giovannini > www.oliviagiovannini.net

Suono: MODUS > soundcloud.com/modusperiod

'AT THE MOMENT OF CUTTING, THE RUN DOESN'T CEASE' (P. Dubois)



The video came along with a comparative study on photographic and performative language.
We intend the photography as the product of knowledge plus a "technological unconsciousness", and the dance as a moving body shaping space: the vocation to the cut creates a border space, an unsteady vision, that shifts the actions into a pre-anthropological relational reserve anterior and posterior to any logical meaning. (Nancy, À l'écoute)



Concept, Photography and Direction:  Giulia Ferrando

Performance: Olivia Giovannini > www.oliviagiovannini.net

Soundscape: MODUS > soundcloud.com/modusperiod






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